Albania
“Lo scoraggiamento è una pianta che deve rimanere sconosciuta per tutti i missionari”. È un’affermazione di padre Michele Bulmetti (1940-1999), il primo missionario dell’Albania. Dopo essere stato missionario in Mozambico, poi in Madagascar, appena si aprono le frontiere dell’Albania per la caduta del comunismo, p. Michele chiede di esplorare la terra dei suoi antenati e vi rimane, apostolo instancabile fino alla morte, dal 1991 fino al 1999.
Padre Michele Bulmetti
primo missionario Dehoniano in Albania
Scriveva nel 1993: La chiesa di Gurëz, come tante altre, è stata rasa al suolo dall’odio comunista. Tocca ricostruire la Casa di Dio, soprattutto quella fatta di cuori fedeli, senza dimenticare l’altra fatta di cemento e mattoni.
L’Albania può essere definita come un enorme cantiere di ricostruzione umana e religiosa.
Celebro la S. Messa nelle case private, nelle scuole, nel cimitero, nei cortili ombreggiati. Le persone pregano con devozione ed ascoltano con fede la Parola del Signore. Quante volte mi sento dire, soprattutto dagli anziani “Padre, credevo di morire senza vedere più il sacerdote; lei, con la S. Messa, ha fatto diventare chiesa, la nostra casa. Grazie, padre, e che il Signore la benedica sempre”. Queste testimonianze, ripagano abbondantemente la stanchezza e le inevitabili difficoltà di ambientamento.
Non mi pento affatto di continuare a lavorare in Albania. Sono convinto che più apriamo gli orizzonti missionari e più il Signore ci spalancherà il suo Cuore … Il Buon Dio, l’unico capace di guarire il cuore ferito dell’uomo, non mancherà di benedirci perché ci sforziamo di lavorare nella sua cara “azienda” che è la Chiesa.
Nella primavera del 1993 diede inizio alla costruzione del grande complesso parrocchiale. Al centro collocò la chiesa, a sinistra la casa delle suore con l’infermeria, la scuola materna, il reparto per i volontari e a destra la casa dei Padri, con le opere parrocchiali, i giochi e gli ambienti per l’accoglienza dei gruppi.
Dà tutto se stesso durante la guerra dei Balcani per accogliere i Kosovari. Mette a disposizione le sue strutture e le sue risorse per alleviare le loro sofferenze. La chiesa diventa centro di raccolta degli aiuti umanitari. Viaggia su strade polverose e disastrate tra Scutari, Tirana e Durazzo, per sdoganare i container.
La sua salute ne risente e il 4 maggio 1999 un attacco di asma lo riporta alla casa del Padre. Un martire della carità. Rispettando i suoi desideri è stato sepolto a Gurëz, nel posto dove prima della dittatura marxista sorgeva la Chiesa.
Tomba di Padre Michele a Gurëz
Altri padri si sono susseguiti nel lavoro di apostolato. Sono stati completati i lavori della chiesa, tanto desiderata da p. Michele. Inaugurata il 5 aprile 2003 e consacrata alla Madonna del Buon Consiglio.
Santuario Madonna del Buon Consiglio a Gurëz
Interno del Santuario Madonna del Buon Consiglio a Gurëz
Si è data particolare attenzione alle catechesi e all’animazione dei ragazzi e dei giovani, con la preparazione dei catechisti. Bisognava ricostruire tutto il tessuto religioso distrutto da anni e anni di regime. Un lavoro non sempre facile. Accanto al servizio religioso si sono organizzate molte attività caritative e sociali. Mediante la Caritas si dona aiuto alle famiglie in condizioni economiche disagiate: alimentari, prestazioni mediche e strumenti ortopedici. Inoltre da alcuni anni si collabora con l’ospedale civile di Laç per la ristrutturazione dei bagni, del pronto soccorso e la fornitura di medicine.
Nell’ambito dell’agricoltura si è avviato un progetto finanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana per la formazione di alcune famiglie che hanno ricevuto delle serre per la coltivazione di ortaggi, piante da frutto e altro. Altre famiglie hanno ricevuto dalla parrocchia dei padri dehoniani animali domestici per avviare in proprio un allevamento. Il tutto ha come obiettivo di far apprezzare la ricchezza della terra, di imparare a valorizzarla in modo biologico, traendo da essa dei profitti per le proprie famiglie.
Una finestra sulla disabilità è la Casa degli angeli a Gurëz. Un centro per lo sviluppo di ragazzi e ragazze diversamente abili dai 18 anni in poi, guidato dai padri dehoniani. Una grande famiglia, che si prende cura delle persone per sviluppare le loro capacità umane e cognitive, e le loro abilità corporee e manuali.
Ospiti Casa degli angeli a Gurëz per ragazzi con disabilità
Mentre nel nord dell’Albania, a Boriç, la scuola materna è un luogo di formazione e aggregazione per il territorio. Si aiutano le famiglie in difficoltà economiche che devono sostenere la spesa mensile per mandare i loro bambini alla scuola materna.
scuola materna con i bambini a Boriç
interno della scuola materna a Boriç
chiesa con missionario e parrocchiani a Boriç
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